Lo Yoga รจ a servizio, non un servizio
Siamo abituati a comprare, figli del consumismo che ci vede controllori di una sempre piรน istantanea acquisizione, pronti a vederci recapitare nella maniera piรน veloce ciรฒ di cui pensiamo aver bisogno e gli diamo il nome di efficienza. Abbiamo smarrito per strada la ricerca della pazienza, la consapevolezza che le cose a cui teniamo abbiano bisogno di tempo per crescere.
Siamo preda di un mondo istantaneo e caduco, viviamo la nostra emotivitร legata al momento singolo, incapaci ormai di percepirne un buono o cattivo trend; ci lasciamo assalire dagli accadimenti come se svolgessero sempre un ruolo totalizzante, come se la singola cosa che ci accade nella giornata possa essere decisiva per lโintera nostra vita.
Danziamo al fuoco di un ritmo che ci estingue.
E cosรฌ con la stessa malsana abitudine ci avviciniamo allo Yoga, alla Accademia che lo insegna, al Maestro o Insegnante che si rende veicolo e testimone.
Paghiamo una retta piรน o meno alta e pretendiamo che in maniera subitanea ci venga consegnato il segreto per vivere sereni, non ascoltiamo, โHo pagato? Mi spetta, di dirittoโ.
Arriviamo in sala con una idea preconcetta di qualcosa che ci deve essere erogato, sia essa una quota โfitnessโ, sia essa un pacchetto โrilassamentoโ.
Siamo sicuri di volere questa sensazione, abbiamo letto articoli, abbiamo visto dei video e abbiamo chiesto alla nostra stramba amica che lo pratica cosa sia, sentendoci rispondere โguarda tesoro, io mi rilasso tantissimo, รจ una esperienza fantasticaโ e, caricati lo zaino con tuta e maglietta, ci accingiamo a โfarci fareโ questa cosa, perchรฉ, se abbiamo pagato, il relax รจ un mio sacrosanto diritto.
Lo Yoga, per la maggior parte delle volte, tenendo conto che nella sua teoria millenaria ci siano state milioni di persone che la pensassero cosรฌ, anticipa il problema, erogando per lo piรน un pacchetto base relax posto nellโonda di una lezione e per lo piรน riesce ad entrare abbastanza facilmente, fin da subito, ad incuriosire lโavventore.
A tutti gli altri scatena un atto giudicante tipico dellโacquirente che si sente in pieno potere di sentenziare un parere a margine delle prime lezioni; da lรฌ si apre la doppia possibilitร :
- smettere senza aver iniziato allโurlo: โnon fa per me, รจ una rottura di scatole abissaleโ, โรจ di una fatica indescrivibileโ, โsti pazzi stavano tutti fermi, se mi devo mettere steso lo faccio sul divano di casa mia, non in mezzo ad estranei su un tappetinoโ
- per i piรน temerari, altro fantastico filone costituito dallโapertura della caccia.
Iniziano la ricerca dello -Yoga che fa per me- e da lรฌ giรน nellโaffannosa ricerca di una stilizzazione dello yoga piรน confacente alla propria presunta personalitร .
Se avessi operato la seconda possibilitร probabilmente, al posto della formazione e dellโinsegnamento dellโarte piรน bella sullโallegria umana, starei facendo Beer Yoga.
Eโ nostro imperativo dovere, come insegnati, scardinare questo preconcetto, rompere questo schema di acquirente-usufruitore e ricondurlo allโorigine dello schema insegnante-studente.
Lo Yoga รจ una disciplina e come ogni disciplina ha bisogno di qualcuno disposto a discere: dal latino apprendere.
Lo yoga รจ quella disciplina che spiega che qualsiasi atto di amore, fosse anchโesso una preghiera, un auspicio, non ottiene nulla se il ricevente non si pone in condizione di ricevere.
La condizione con cui si รจ capace di ricevere รจ il Vuoto!!!! Nello Yoga: Adhikara.
Nessuno potrebbe mai versare conoscenza in un vaso ricolmo, tracimerebbe.
ร questo lโatteggiamento che mi sento di augurarvi con tutto il mio cuore.
Molto spesso la mia lezione avviene fin dal primo contatto telefonico in cui mi si chiede che stile facciamo di Yoga e lรฌ, cercando di attenuare la pesantezza della risposta, asserisco con forza: โsignora, facciamo yoga, le sue stilizzazioni sono commerciali, facciamo uno yoga tradizionaleโ e a seconda della risposta spiego il perchรฉ di questa mia rude affermazione.
Il secondo schema che cerco di destrutturare รจ dettato dalla famosa richiesta โQuanti istruttori? Chi sono? Quando trovo SuperMaster o BellaYoga?โ e lรฌ la mia cattiveria raggiunge lโapice โSignora, non le dirรฒ mai quando fa lezione chi, perchรฉ ciรฒ che le devo passare รจ la bellezza della disciplina e non la bellezza o affabilitร dellโinsegnanteโ.
So che รจ dura da digerire e da proporre ma รจ lโunica maniera con cui si mettono dei paletti al pensare di acquistare un qualcosa che ti dia diritto di arrivare giร con un vaso pieno.
Il consiglio che vi dรฒ con tutta la mia esperienza e spassionatezza รจ quello di leggere il meno possibile; se la vita vi ha portato ad essere curiosi, chiamate, seguite le istruzioni fin dallโinizio, lasciatevi condurre.
Arrivate a lezione, qualunque sia lo stile, con la voglia solo di apprendere, lasciatevi guidare dalla motivazione che vi ha condotto alla scoperta di qualcosa di nuovo, non lasciatevi prendere dallโimbarazzo o dallo sconforto, praticate il piรน possibile, giorno per giorno, senza giudicare e giudicarvi, create le basi affinchรฉ possiate realmente capire, interessarvi ed infine amare la disciplina, lasciate che vi faccia innamorare di voi.
Di questo si tratta, non รจ fitness, non รจ sala pesi, non รจ corsa a meno che queste discipline non vengano operate in piena consapevolezza; lo Yoga รจ uno studio, chi lo pratica un ricercatore alla stessa stregua di un universitario, con la singola differenza che la materia di studio non cerca di definire la realtร esterna ma bensรฌ ti porta in viaggio verso il profondo della persona piรน bella che conosca: Tu.