Una questione di priorità
Sin da quando si è piccoli abbiamo la netta sensazione che qualcosa catturi la nostra attenzione più di tutte le altre. Ci sentiamo tendenti verso ciò che ci attrae maggiormente e talvolta ne siamo addirittura ossessionati. Il valore che si dà alle cose col passare del tempo muta, matura, si sposta e definisce, man mano che si cresce, quello di cui la nostra personalità sarà fatta.
La percezione che si ha delle caratteristiche prese in considerazione assume un aspetto fluttuante a seconda delle sensazioni che una determinata cosa ci trasmette ed è sempre più definitiva col passare degli anni. Da piccoli si è solitamente affascinati dalle cose che suscitano ilarità, stupore, novità. Più si va avanti più questi aspetti perdono valenza negli individui; sostituiti da sensazioni spesso più radicali come la comodità, la piacevolezza, la sicurezza. Tutta una questione di priorità.
Per comprendere come le roccaforti che la vita ci propone determinino poi le basi dell’esistenza bisognerebbe fare un passo importante verso la pazienza, verso la consapevolezza, verso l’immobilità. In pratica, qualora non avessimo ben chiaro ancora quali sono le nostre più radicate caratteristiche e se volessimo capire quali sono gli aspetti focali della nostra personalità, basta indirizzare la nostra concentrazione sui 3 aspetti elencati pocanzi.
Nella pazienza gioca una forte rilevanza l’attesa ed essa è una grande arma che il tempo ci regala, perché non c’è grande passione che venga smorzata dall’attesa e non c’è mediocre passione che perduri. Nella consapevolezza è insita una volontà decisa, un’espressione di certezza e una quadratura ben consolidata. Quindi mirare ad un campo ben noto alla vocazione del nostro animo può solo che rafforzare il benessere. Nell’immobilità si crea spazio, uno spazio intimo, un margine che lascia posto soltanto alle cose essenziali del nostro carattere. La predisposizione di lasciare sedere accanto a noi quel poco che riteniamo soddisfacente. E, molto importante, in tutti e tre gli aspetti presi in considerazione, l’eventuale buco nero dell’ossessione non trova mai dimora.
Sottolineare le priorità rimarrà sempre il nostro obbiettivo per arrivare alla vera parola chiave dell’esistenza: la serenità.