Yoga per una azienda 4.0
Nella grande categoria dei business man si trovano tutte quelle persone che fanno impresa. Fare impresa al giorno di oggi è la cosa più difficile che esista, dopo il ruolo di mamma e moglie. Significa tenere sotto costante controllo una serie di fattori concomitanti che si rivolgono in un piano programmatico giornaliero inserito in una strategia a medio lungo termine.
Nella quotidianità significa ritrovarsi a gestire la propria mente su una serie di livelli concentrici che si rendano realmente operativi e che apportino efficacia ed efficienza, piani che si dividono nel campo pragmatico delle azioni da operare e piani che tengano sotto controllo gli assetti finanziari, manageriali e burocratici.
Chiaramente, per chi si avvicina a questo stile di vita, non manca il piano in cui il cervello è in continuo moto nell’andare, tramite la fervida immaginazione, ad analizzare tutta la serie di piani ipotetici, la rimozione degli ostacoli, lasciando spazio di notte, prima di andare a dormire, alla parte creativa ed ai sogni che nel futuro si vorranno coltivare.
Per fare tutto ciò, non è strano pensare che queste attivissime persone abbiano per tutta la vita applicato gran parte delle loro energie nella ricerca di nuove abilità e maggiorate conoscenze specifiche.
In un mondo dove l’eccellenza è un obbligo, per poter emergere anche solo un pochino, sicuramente hanno dovuto prostrare anima e corpo a dei livelli di lavoro fuori dal canone umano, necessariamente accantonando per il primo lungo decennio (a meno delle così dette botte di…. o talenti) quella che è la coltivazione del proprio benessere.
Certi che, per il raggiungimento di un determinato obiettivo, sia necessaria una cessione di sovranità personale e lo sviluppo di una grande soglia di compromesso, mi chiedo da sempre se non si possa trovare la più grandiosa delle opportunità nel prepararsi in maniera preordinata a questo periodo.
Gran parte della risposta viene fornita sia dal reparto di coach, che vengono sempre di più affiancati ai top manager per portarli snelli sugli obiettivi, sia dalla miriade di corsi, ai quali può o deve accedere il dipendente, che hanno a che fare con le nuove mode tipo mindfulness o i vari tipi di rilassamento guidato.
In un mondo competitivo in cui la qualità si gioca in termini di efficientamento dei processi comunicazionali interni ad ogni livello di staff o line, penso che avere menti più rilassate e consapevoli, che sappiano essere maggiormente su un unico pensiero di fronte, siano le abilità da ricercare e più anelate.
Esiste una disciplina che insegna, in maniera metodica e totalmente dedicata, come efficientare la nostra mente, snellendone i processi e facendola rimanere focalizzata sull’obiettivo.
Sarebbe utile all’imprenditore, come al manager, al quadro, come al capo area e/o settore, come all’intero compartimento aziendale.
La meditazione, branca che finalizza lo Yoga nel massimo delle prestazioni della mente, risulterebbe essere un mezzo rivoluzionario all’interno di una azienda, a tutti i livelli.
Un meditatore, che avesse accumulato l’esperienza necessaria ed un minimo di erudizione sul protocollo, risulterebbe una risorsa preziosissima per qualsiasi compagnia che volesse vedere aumentate le proprie prestazioni sia nell’atto pratico che sul piano comunicazionale, rendendo snelli e pragmatici e soprattutto più piacevoli i momenti di incontro e di riunione; per non parlare della resa nella parte più operativa.
La cosa eccezionale della meditazione è che è un protocollo variabile e concentrico che si plasma, una volta fatta un minimo di esperienza, sulle tempistiche reali che una persona ha già a disposizione.
Uno dei misunderstanding più grandi sulla meditazione, in termini di snellimento dei processi mentali, è che si pensi ci vogliano ore ed ore per potersi portare in un determinato stato.
Per esperienza vi dico che anche pochi minuti quando se ne avverte la necessità , per stanchezza mentale e/o fisica, vi sapranno ricaricare di molte delle energie dissipate, l’importante è che tramite l’allenamento, si impari a gestire anche un protocollo di due minuti grazie alla ripetizione costante.
Neanche riesco ad immaginare cosa sia capace di produrre una azienda composta, dalle posizioni apicali fino alla parte operativa, da persone che utilizzano un protocollo meditativo nei vari assets che la compongono.
Uno dei prodotti della meditazione è quello che nello Yoga è chiamato Yama che nello specifico viene declinato secondo questo schema che parla attraverso parole in sanscrito proprie della disciplina:
- Dismissione della conflittualità interna e automaticamente del conflitto esterno: Ahimsa
- Lo sviluppo di una elevata connessione tra pensiero, parlato e fatto è: Satya
- Il terzo prodotto è Asteya: onestà , che si traduce in un’opera di maggiore aderenza verso i guiding beliefes della azienda, se accettabili dal sistema valoriale del lavoratore
- Brahmcharya: lo sviluppo di una elevata e costante presenza a sé stessi in ogni azione
- Aparhihagra: la giusta ponderazione dell’attaccamento ai beni materiali, motivo di aumentate resilienze e della ricerca forzosa alle scalate posizionali all’interno di una struttura.
È facile capire come l’intero processo meditativo si ponga a servizio completo di quelli che sono i target di ogni azienda.
La cosa, a parer mio, eccezionale è che porterebbe, oltre ad un efficientamento dei processi, anche e soprattutto ad una crescita di sani valori, background solido di tutte le esperienze di successo che vedono, nel valore aggiunto redistribuito, il canone essenziale per la loro crescita sia umana che economica.
Penso fortemente che l’introduzione della meditazione su ogni scala, con dei programmi appositi che accrescano il valore umano e tecnico delle persone che fanno parte di ogni azienda del pianeta, possa portare ad una grande possibilità che sia facilmente riconoscibile come stimolo di crescita da tutta la società .
Saper gestire lo stress, avere un elemento di ricarica sempre a portata di mano, migliorare i processi e le comunicazioni costituirebbe di fatto il più grande valore di una ditta 4.0 che riporti l’uomo ed il lavoratore al centro innovandolo sullo stesso filone che vede volerla innovare tecnologicamente.
Il futuro di una azienda o di un top manager di successo, dovrebbe partire incuriosendosi della più preziosa delle discipline che regalano abilità ad un individuo, capace di creare una mente attiva, operosa e valida sul piano dei valori e sul piano produttivo e far crescere quella curiosità in un metodico e programmato studio dello Yoga.